@ Nicola Viola
Caro Nicola,
mi fa piacere ritrovarti in questo spazio.
Nel mio post ho omesso una connotazione nel mio post che hai virgolettato ed è la seguente: avrei dovuto scrivere “necessario e giusto”.
Sì, perché ritengo sia giusto fornire informazioni giusto sull’operato, in questo caso, delle forze dell’ordine, invece di cavalcare l’onda emotiva, non mi viene in mente altro termine, come hanno fatto certi media.
Ribadisco e lo ripeto ancora che lo scrivente condanna ed odia ogni forma di violenza.
Mi risulta altresì evidente che essi debbano garantire la sicurezza e hanno ricevuto l’ordine, in quel preciso istante, che, non essendoci pericoli di sorta, il casco poteva essere tolto.
Sono d’accordo con te che non siamo una società cosciente e, perché no, per nulla consapevole; più volte ho raccontato spaccati di una società che si crede moderna ed invece fa acqua a 360 gradi.
Quando dico che secondo me è utile una rivoluzione di contenuti, non di lessico, forse sbaglio, ma intendo un cambio di mentalità, volto a mutare, seppur lentamente, un tessuto sociale alquanto marcio, passami il termine; per come siamo messi, credo sia impresa molto ardua.
Dieci anni fa, ricordo ancora oggi con piacere, una serie di esami universitari sostenuti a Vienna, una metropoli che ritengo a misura d’uomo; ci sono tornato a trovare degli amici 2 settimane per 5 giorni; non è cambiati, servizi efficienti; mezzi pubblici funzionanti, metropolitana compresa, tutti adattati alle esigenze di chiunque; chiaramente sono stati implementati altre cose, mancavo dalla quella città da 2 lustri, quindi un po’ di novità, positive, le ho trovate.
Un altro esempio di maturità, non nostra purtroppo: un mio amico recentemente mi ha detto che a Londra ha notato un paio di volte Cameron in metropolitana, mischiato tra la gente comune, quasi fosse un cittadino “normale”.
Ecco, noi non siamo maturi secondo me nel voler prendere coscienza di certe cose, credo ve ne siano i presupposti, ma non la voglia di essere cosciente appunto, per qualcosa e per il futuro nostro.
Ed è altrettanto evidente che certi accadimenti fanno perdere anche a me la bussola, mi chiedo chi siamo, cosa vogliamo fare e so perfettamente cosa si dovrebbe fare, perché comunque mi ritengo dotato di un sufficiente equilibrio.
Un caro saluto ed un sincero augurio di serenità
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Di: Gabriele
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